Editoriale

Di Antonella Grana

In questo numero della rivista mi permetto, come Presidente della Associazione Progetto Re-Cycle, di fare le veci della nostra direttrice Giulia Ciliberto per illustrare i contenuti pubblicati. Quanto troverete va a chiudere, e ad aprire per il futuro, un percorso iniziato a dicembre nelle zone del centro Italia.

Questi mesi sono stati molto densi di lavoro e Progetto Re-Cycle è diventato anche un’associazione culturale. Abbiamo messo a fuoco in modo sempre più preciso che cosa intendiamo per riciclo e la valenza prima di tutto culturale e poi economica che diamo alla tematica. In questo numero tratteremo la tematica del riciclo dal punto di vista di rilettura del territorio con un focus particolare sul sisma del centro Italia.

Il filo rosso che unisce gli articoli di questa uscita di Progetto Re-Cycle deve essere cercato sia nella rilettura del territorio che nel recupero di edifici crollati o dismessi. Come avrete certamente capito riprendiamo e approfondiamo quanto già enunciato nel primo numero dei Quaderni di Progetto Re-Cycle dal titolo Condividere la memoria: passato, presente e futuro. Dalle mappe antiche a Google Maps.

I contenuti di questo numero di Progetto Re-Cycle, complementari tra loro, inizieranno con un articolo su come comunicare la tematica del riciclo, per poi prosegure con la rilettura del territorio e le tecniche di ricostruzione antisismiche degli edifici.

Da questo numero inizia inoltre, per sottolineare la visione internazionale, la divulgazione di articoli in lingua straniera. Siamo pertanto onorati di ospitare la Prof.sa Niglio e il Prof. Valencia Mina con Evolución de la ingeniería sísmica, presente y futuro: caso Colombia e Italia.